Il lino è una pianta che fornisce all’utilizzo umano buona parte di se stessa. Tutti conosciamo il suo utilizzo, tramite le foglie e il busto, per la produzione dell’ottimo tessuto estivo, fresco e leggero, l’ideale per confezionare capi d’abbigliamento ideali per la stagione calda, grazie alle sue proprietà di isolante termico ma dal lino si ricavano anche i semi che hanno diversi utilizzi, alimentari e non, utili per l’organismo e per il trattamento di diverse affezioni.
L’uso alimentare dei semi di lino
I semi di lino hanno proprietà benefiche per l’organismo ma ancora prima di questo viene l’aspetto proprio puramente alimentare. Non possono mancare nelle dispense questi semi, anche facilmente acquistabili nei supermercati e ancora meno possono mancare nelle cucine di vegetariani e vegani, essendo ricchi di sostanze nutritive importanti e con la possibilità di sostituire egregiamente le uova nel loro utilizzo come legante
I semi di lino sono ricoperti da una dura scorza che resiste anche all’aggressione dei succhi digestivi, per cui se ingeriti interi vengono espulsi nella medesima forma, senza alcun beneficio. Per questo motivo devono essere tritati. I semi di lino sono particolarmente ricchi di acido linoleico e acido linolenico, attraverso un processo di spremitura si ottiene l’olio di lino che è facilmente deperibile e deve essere mantenuto in frigorifero e consumato, a crudo, entro 30 giorni.
L’olio di lino è prezioso per chi non consuma pesce perché ricco di Omega 3 di cui spesso i vegetariani e vegani sono carenti. Per tutti i motivi esposti sosteniamo che i semi di lino non possono mancare nelle dispense di chi ha abbracciato queste abitudini alimentari.
Cosa c’è nei semi di lino
Molte le sostanze utili all’organismo contenute nei semi di lino:
- Proteine 18,29%
- Carboidrati 28,88%
- Grassi 42,16%
- Fibre 27,3%
- Calcio, fosforo, potassio, magnesio
Al lettore attento non sarà sfuggito il dato relativo alle fibre che di norma si trovano in percentuale al massimo pari ad 1/5 in altri alimenti ma spesso decisamente di meno, spesso intorno al 2% se già in quantità significativa.
Questo si traduce in un forte effetto lassativo ma anche di potere saziante, anche perché? I semi di lino, a contatto con l’acqua, sviluppano una mucillagine che riempie gli spazi circostanti, togliendo lo stimolo della fame. Le stesse mucillagini hanno un potente effetto antinfiammatorio sulla mucosa intestinale, con effetto protettivo e preventivo rispetto all’insorgenza di tumori dell’intestino.
Appare quanto mai opportuno, quindi il consumo di semi di lino da parte di chiunque tenga alla propria salute e benessere ma anche da parte di chi cerca la perdita di peso, essendo un complemento utile a ridurre lo stimolo della fame, quindi le calorie ingerite.
I semi di lino per curare
Ricordo perfettamente quando ero ragazzino e mi era venuto un ascesso ad un dente: il dentista, prima di intervenire, per sgonfiare e lenire il dolore aveva dato indicazione a mia madre di applicare impacchi di semi di lino bolliti attraverso un telo. Nessuna medicina, nessun antibiotico: in due giorni l’ascesso è passato. Questo testimonia il forte effetto antinfiammatorio dei semi di lino che può essere d’aiuto in molte circostanze in cui vi sia un’infiammazione in atto: un dolore alla spalla, al ginocchio eccetera.
La polvere di semi di lino aggiunta a qualsiasi piatto aiuta nel contrasto alla stipsi ma occorre tenere presente che i semi si mantengono anche a lungo interi in barattoli ermetici ma una volta macinati la polvere non usata immediatamente si conserva in frigo solo per 24 ore.
I semi di lino non devono essere utilizzati in caso di diverticolosi e colon irritabile o in caso di allergia nota. Per il resto non esistono controindicazioni.