Si tratta di una problematica parecchio diffusa, anche se in alcuni casi non è affatto semplice intuire se i topi hanno infestato qualche ambiente particolare della propria abitazione oppure solo lo scantinato. In effetti, nel momento in cui ci sono delle persone, i ratti scappano, ma è chiaro che si possono trovare e individuare una serie di segni ben precisi che si riferiscono proprio alla loro presenza.
Ad esempio, dei segnali di infestazioni di topi possono essere rappresentati da rosicchiamenti, piccoli escrementi e impronte, ma soprattutto un odore davvero molto intenso e ovviamente molto sgradevole.
Proprio per via del fatto che la proliferazione dei topi è particolarmente rapida, l’errore che si commette più di frequente è quello di non intervenire in maniera urgente. Nel momento in cui si ha quantomeno il sentore che dei topi possono aver infestato un determinato ambiente della propria abitazione, è necessario intervenire subito, sfruttando dei sistemi appositi per eliminarli.
La scelta del modello di trappola
In commercio, come si può facilmente intuire, c’è una notevole varietà di trappole per topi. Ci sono dei modelli a cattura viva, che non portano all’eliminazione del topo, oppure quelle dotate di veleno che si pongono come obiettivo l’uccisione dell’animale.
Sono molto richieste anche le trappole per topi ad ultrasuoni, che vanno a sfruttare delle onde del tutto particolari, che si pongono come obiettivo quello di allontanare il più possibile il topo. Capita di frequente, però, che non riescano a risolvere completamente la situazione, dal momento che una delle caratteristiche di questi animali è la persistenza e il fatto di essere particolarmente infestanti.
Le varie tipologie di trappole per topi
Tra i modelli maggiormente diffusi troviamo le trappole a gabbia, che offrono la possibilità di eseguire la cattura dell’animale senza provocare alcun tipo di danno oppure di sofferenza. In questo modo, si potrà poi liberare lo stesso in un altro luogo.
Uno dei vantaggi delle trappole per topi a gabbia è senz’altro quello legato alla notevole facilità d’uso. È sufficiente collocare un’esca di ridotte dimensioni all’interno della gabbia e aspettare che il topo vi faccia il suo ingresso. La presenza di un meccanismo a scatto consente alla gabbia di chiudersi ed ecco che l’animale rimarrà intrappolato. Questi modelli, nella maggior parte dei casi, vengono realizzati in metallo oppure in plastica. Un piccolo svantaggio? Permettono di catturare solamente un topo alla volta.
Altrimenti sul mercato ci sono anche delle trappole a scatto oppure a molla. Si tratta di modelli che si attivano solo ed esclusivamente quando l’animale va ad azionare la molla, grazie all’attrazione provocata dall’esca. Si tratta di trappole che, però, portano alla morte dell’animale, anche se è rapida e immediata, evitando inutili sofferenze all’animale.
Le trappole elettriche ricordano molto le trappole a gabbia. Anche in questo caso l’uccisione dell’animale è immediata una volta che quest’ultimo entra al loro interno. L’esca viene collocato proprio in fondo alla gabbia, in maniera tale che il topo entri completamente nella gabbia e poi subisca la scossa elettrica che viene perpetrata grazie alla presenza di una batteria.
Le trappole a colla sono ormai impiegate veramente di rado, dal momento che causano notevole dolore e danni all’animale. Piuttosto di frequente, infatti, il topo tende a procurarsi delle ferite con questo tipo di trappole e si lacera nel momento in cui cerca di scappare. Costano poco, ma anche in riferimento all’efficacia non convincono del tutto. Infine, troviamo le trappole a ultrasuoni, che si caratterizzano per offrire una sorta di soluzione temporanea. Infatti, si limitano a mantenere distanti i topi, ma non permettono di risolvere una volta per tutte questo problema.