Il limone è uno dei regali più straordinari che la natura ci abbia fatto. Nominarli non significa solo citare la sua oggettiva efficacia rinfrescante. Come specificato su siti come 2anews.it, assumerlo significa anche fare qualcosa di buono per quanto riguarda la riduzione del colesterolo, fattore di rischio tra i più rilevanti per la salute del cuore. Nelle prossime righe, vediamo come il limone può influire a tal proposito.
Perché il limone è un fantastico elisir anticolesterolo
Come mai il limone è un fantastico elisir anti colesterolo? Il motivo è da ricondurre alla presenza di vitamina C, antiossidante tra i più potenti presenti in natura. Questo nutriente, noto anche con il nome di acido ascorbico, agisce sul colesterolo che si deposita sulle pareti dei vasi sanguigni, impedendone l’attacco da parte dei radicali liberi.
Ricordiamo infatti che a essere pericoloso non è il colesterolo LDL in sé, ma le particelle in questione ossidate. Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i motivi per cui il limone influisce positivamente sui valori del colesterolo!
Farlo significa chiamare in causa l’eritrocina, un flavonoide importantissimo per la salute. Per capire di cosa parliamo, facciamo presente che si tratta della ‘responsabile’ del sapore pungente che rende il limone unico.
Quando si parla dei motivi per cui il limone è considerato un elisir anti-colesterolo, un doveroso cenno deve essere dedicato alla pectina. Questa tipologia di fibra – o, per essere precisi, polisaccaride acido dalla struttura complessa – aiuta tantissimo a inibire l’assorbimento del colesterolo alimentare, con ovvi vantaggi relativi al mantenimento, a lungo termine, della salute del cuore.
L’assunzione di fibre è al centro dell’attenzione scientifica da diverso tempo in quanto, dati alla mano, il consumo di questi nutrienti da parte delle persone, soprattutto quelle con condizioni patologiche come l’ipercolesterolemia, non è sufficiente.
A questo proposito, ci vengono in aiuto i parametri del National Institutes of Health, il servizio sanitario nazionale britannico. A detta dei suoi esperti, chi soffre di colesterolo alto dovrebbe consumare dai 10 ai 25 grammi di fibre solubili al giorno. Giusto per dare qualche altro numero, ricordiamo che in un limone intero troviamo circa 1 grammo di questi nutrienti.
Limone, e non solo: gli altri alimenti anti colesterolo
Il limone è un prezioso alleato contro il colesterolo, ma non certo l’unico. Degni di nota sono anche altri alimenti. Tra questi è possibile citare l’avena che, grazie alla presenza di fibre come i beta-glucani, aiuta tantissimo a migliorare i valori sopra citati che, come già specificato, sono fondamentali per la salute cardiovascolare.
Quali sono gli altri cibi da includere in una dieta anti-colesterolo? In questo novero incontriamo anche l’avocado. Questo frutto straordinario è infatti caratterizzato da una quantità molto interessante di lipidi monoinsaturi omega-3, nutrienti dal forte potere antiossidanti (le ripercussioni positive degli antiossidanti sul colesterolo sono state elencate parlando del limone).
Via libera anche alla frutta secca, sempre per via della presenza di lipidi monoinsaturi. Proseguendo con l’elenco degli alimenti da includere in una dieta anti-colesterolo, citiamo pure i legumi. In questo frangente, i benefici sono dovuti alla già rammentata presenza di fibre, nutrienti che hanno anche il pro di ottimizzare il senso di sazietà – rallentano lo svuotamento dello stomaco – con ovvi vantaggi relativi al mantenimento del peso.
Parlare di dieta anti-colesterolo significa, per forza di cose, prendere in esame pure le modalità di cottura. In linea di massima, bisognerebbe prediligere quelle semplici, evitando di mettere in tavola cibi eccessivamente elaborati. Molto importanti sono anche i condimenti. Il re è senza dubbio l’olio extra vergine di oliva, caratterizzato, come ben si sa, dalla presenza di importanti quantità di omega-3.